2000 UNICAS

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Corso di specializzazione "GESTIONE DEL CAMBIAMENTO NELLE ORGANIZZAZIONI TERRITORIALI" - Università di Cassino.
Realizzato dall'Università degli Studi di Cassino, Dipartimento di Filologia e Storia tra il la fine del 2000 e il primo semestre del 2001.
Formazione di 13 laureati provenienti dalle diverse aree del territorio limitrofe attraverso un programma di 200 ore di teoria e due mesi di project work presso le Organizzazioni del luogo.
I project work sono stati realizzati presso:
  • la Provincia,
  • il Comune,
  • l'APT,
  • l'Associazione Industriali e
  • il BIC di Frosinone,
  • la Camera di Commercio e
  • il Consorzio Industriale Isole Pontine di Latina,
  • il Comune e il Gal di Gaeta,
  • l'Agenzia Lazio Lavoro di Roma.
I progetti sono:
  • 1. Lo sportello unico territoriale per la provincia di Frosinone;
  • 2. il polo di sviluppo del triangolo Isernia-Venafro-Gaeta;
  • 3. la ridefinizione del piano di finanziamento del Leaderplus;
  • 4. L'informatizzazione del flusso delle pratiche al comune di Fara Sabina.
Ciociaria Oggi , 12 Gennaio 2001
INVENTATO UN NUOVO LAVORO: �"ESPERTO DI CAMBIAMENTO�"
INIZIATIVA DELL�'UNIVERSITA�' IN COLLABORAZIONE CON ENTI E PRIVATI DEL TERRITORIO

L’Università si è fatta promotrice di una nuova figura professionale: ”esperto di cambiamento nelle organizzazioni territoriali”. Insomma è stato inventato un nuovo lavoro,che secondo gli ideatori avrà un grandissimo mercato “perché governerà i processi di cambiamento e migliorerà i rapporti tra gli enti pubblici e privati che si trovano sul territorio.”
A formare i futuri “esperti del cambiamento ”saranno i docenti del “Laboratorio di ricerca sociale” diretto dalla professoressa Laura Tini con la supervisione del professore Renato Di Gregorio della “IMPRESA INSIEME” e “IRFI” esperto di metodologia di “formazione-intervento”.

Ieri mattina c’è stato il primo approccio fra i neo laureati e gli enti privati e pubblici che hanno aderito al master, che attivato dal “Laboratorio di ricerca sociale” nel mese di dicembre sta vedendo protagonisti giovani laureati in Economia e Commercio, Lettere e filosofia, Giurisprudenza ed altre facoltà umanistiche provenienti dalle province di Caserta ,Frosinone, Latina e Roma, selezionati in base alle competenze ed alle motivazioni individuali.

La metodologia del corso è stata ideata sulla base di un percorso formativo di “formazione-intervento” guidato dalla docenza di professori e consulenti appartenenti all’Istituto di Ricerca per la Formazione e ad “Impresa Insieme” di Milano, società specializzata sul campo.

Il programma è articolato in momenti di aula, periodi di project work e momenti di confronto consulenziali, per un totale di 200 ore in aula e due mesi di progettualità a livello pratico.

All’incontro tenuto nella Sala del consiglio dell’Università ,hanno partecipato: Vincenzo Giannotti, dirigente delle attività produttive del comune di Frosinone, Marcello Bretoni, direttore dell’Unione Industriale di Frosinone, Leandro La Croix, presidente del Consorzio industriale del Sud Pontino, il dr. Paniccia, assistente del presidente della Provincia di Frosinone, Tommaso Domenico ello, rappresentante del Gal Golfo ed Isole Pontine, Carlo Pascucci dell’APT di Frosinone, Di Gregorio, amministratore di Impresa Insieme.

I PARTECIPANTI
I laureati che si sono iscritti al corso sono giovani provenienti dalle province di Caserta, di Frosinone, di Latina e Roma e sono: Clemente Caira, Giovanna Cellucci, Flavia Cornacchia, Tiziana Di Matteo, Alessandra Faiola, Pasquale Gigante, Luisa Grossi, Sandra Marra, Marvin Padilla, Ida Valente.

ENTI PARTNER
Al progetto dell’Università cassinate hanno aderito la Bic Lazio di Ferentino e di Colleferro, la Provincia di Frosinone, il Comune di Frosinone, l’Apt di Frosinone, l’Unione Industriali della provincia di Frosinone, la Camera di Commercio di Latina, il Comune di Gaeta, il Gal Golfo ed Isole Pontine di Gaeta, il Consorzio sviluppo industriale Sud Pontino e l’Agenzia Lazio Lavoro di Roma. Le organizzazioni presenti sul territorio di Frosinone hanno convenuto che ciascuna ospiterà uno stagista, ma l’insieme degli stagisti in azione lavorerà su uno stesso progetto: lo sportello unico per le attività produttive.

In particolare in ciascuna delle organizzazioni ospitanti si analizzerà la modalità di organizzazione interna e di raccordo con le altre organizzazioni al fine del funzionamento ottimale dello sportello sul territorio, sia che esso sia considerato in forma “singola” (comune per comune) o in forma “associata”, nelle sue diverse soluzioni (accentrata, in rete, delegata, ecc. ).

Ancora più in particolare il comune di Frosinone che ha già aperto il proprio sportello, approfondirà la tematica relativa all’informazione del processo di gestione della pratica autorizzativi, mentre l’Apt gli aspetti legati al marketing territoriale, i Bic di Ferentino e di Colleferro gli aspetti legati al supporto ed al finanziamento alle piccole e medie imprese, la Provincia gli aspetti legati allo sviluppo economico territoriale e la rete informatica territoriale ,l’Unione Industriali le esigenze di allocazione delle imprese e di monitoraggio dei tempi di risposta a fronte delle pratiche autorizzative.

Per le organizzazioni presenti sul territorio di Gaeta ,sono stati al momento messi a fuoco due progetti che potrebbero avere la stessa valenza di quello di Frosinone e cioè due progetti che vedono il concorso allo stesso tempo di più realtà del territorio ed in particolare di quelle che hanno aderito all’iniziativa e che sono il Consorzio industriale, il Gal, il Comune e la Camera di Commercio di Latina. Un primo progetto potrebbe essere quello della verifica di praticabilità dello sviluppo del Polo Isernia-Venafro-Gaeta e delle modalità più opportune per sviluppare una comune consapevolezza locale nella gestione del progetto realizzativo di tale ipotesi.

Il tema è stato proposto dal Consorzio Industriale Sud-Pontino.

Un secondo progetto quello relativo alla definizione del programma di finanziamento Leader Plus che il Gal il Golfo e le Isole Pontine è in procinto di definire in relazione alla nuova regolamentazione dei fondi strutturali.



Ciociaria Oggi , 21 Maggio 2001
CONCLUSO IL CORSO DI LABORATORIO DI RICERCA
Esperti nei cambiamenti
E' nata una nuova figura professionale
Opereranno negli enti, nelle aziende, nei consorzi, eccetera al fine di individuare gli interventi per lo sviluppo economico
“Esperti di gestione del cambiamento nelle organizzazioni territoriali”, questo il titolo di specializzazione che il Laboratorio di Ricerca sociale dell’università di Cassino ha appena concluso.
La nuova figura professionale potrà ora operare nelle aziende, negli enti locali, nei consorzi, nelle associazioni, nelle cooperative, nella consulenza e in tutte le organizzazioni no-profit, con il compito di fare da collegamento tra le organizzazioni di appartenenza e le altre strutture locali, al fine di valorizzare il territorio e di consentire uno sviluppo economico/sociale compatibile.
Tale iniziativa si sposa con il processo di decentramento verso gli enti territoriali delle risorse e delle responsabilità di promozione e gestione dello sviluppo economico e occupazionale. Il corso ha utilizzato la metodologia della formazione-intervento di Impresa Insieme Srl, di Milano, specializzata in questo specifico settore, e dell’Irfi che è un Istituto di Ricerca sulla Formazione-Intervento, nata proprio per promuovere e sperimentare questa nuova metodologia didattica.
In base a tale metodologia i laureati che hanno partecipato all’iniziativa hanno effettuato una preparazione in aula alternandola con momenti di permanenza nelle organizzazioni del territorio per affrontare un problema di sviluppo critico a loro affidato.

Un gruppo di cinque persone ha lavorato sulla progettazione degli sportelli unici per le attività produttive dell’intera provincia di Frosinone.
Un laureato ha operato per aiutare il Gal di Formia a ridefinire, assieme ai comuni dell’area Pontina che vi partecipano, la strategia di sviluppo del territorio così da orientare al meglio i finanziamenti da erogare in base alla disponibilità dei fondi nuovi strutturali del programma Leader Plus.

Un altro ancora ha operato in provincia di Rieti e precisamente a Fara Sabina, dove si è occupato del processo di informatizzazione del Comune, anche ai fini del ruolo che esso va assumendo nell’ambito del piano provinciale di allocazione degli sportelli unici per le attività produttive.

I risultati generali tratti da questa iniziativa sottolineano l’importanza di sviluppare una pianificazione territoriale più accurata e soprattutto più consapevole e partecipata, più responsabilmente gestita.
In provincia di Frosinone ad esempio solo quattro progetti di finanziamento per lo Sportello unico per le attività produttive promossi dalla Provincia, del valore di 2,5 miliardi, sono noti.
Non è invece immediatamente visibile il resto delle iniziative in atto e tra gli attori del territorio non c’è quella comunicazione necessaria per ottimizzare gli sforzi di cambiamento che il nuovo servizio induce, ne per utilizzare sapientemente le disponibilità finanziarie, organizzative e professionali in essere.
A fronte dei cambiamenti sollecitati dalle leggi sul decentramento amministrativo e indotti dalla modificazione dei finanziamenti dell’Unione Europea, si riscontra un fervore di iniziative, non sempre però rispondenti a una logica di programmazione condivisa, ad una progettualità consapevole e diffusa.
Spesso le società di consulenza, i concorsi appositamente creati, finiscono per surrogare una decisionalità che spetta agli amministratori locali, che deve coinvolgere i loro livelli dirigenziali, limitandone così ulteriormente la crescita.
Viceversa la scarsa conoscenza diffusa delle opportunità finanziarie e la difficoltà di lavorare assieme intorno a strategie condivise di sviluppo territoriale condiziona fortemente le opportunità di cambiamento e di crescita.
Peraltro le azioni formative perseguite nei riguardi degli operatori della PA non stanno riscuotendo effetti evidenti sul territorio nazionale, soprattutto se effettuate con le metodologie didattiche tradizionali.
Ciò dimostra quanto sia necessario costruire delle figure professionali che si affianchino agli operatori territoriali, che li aiutino a pianificare senza sostituirsi ad essi, a progettare, senza escluderli dalla progettazione, anzi responsabilizzandoli e valorizzandone le potenzialità espressive che, però, non prescindono in questo modo mai dalla concretezza che prelude all’inserimento a tutto titolo nel mondo del lavoro.